Credo che nessuno, come Igino Ugo Tarchetti abbia stigmatizzato certo malessere del nostro animo, ed io me ne approprio e lo condivido con voi, amici!
“Io nacqui malata: uno dei sintomi più gravi e più profondi della mia infermità era il bisogno che sentivo di affezionarmi a tutto iò che mi circondava, ma in modo violento, subito, estremo. Non mi ricordo di un’epoca della mia vita in cui non abbia amato qualche cosa […] la mia potenza di affettività non aveva nè modi nè limiti; era una febbre, un’espansione, un’irradiazione continua; avrei potuto amare tutto l’universo senza esaurirmi”