DIARIO DI UN
RITRATTISTA
Dal Diario di un ritrattista: L’inefficacia di un’opera d’arte (I)
“… sai perché ogni opera che dipingo mi appare sempre come inefficace? Come un fallimento rispetto al progetto originario? Perché l’immagine che avevo nella testa (ma sarebbe più corretto scrivere : nello spirito) non era fatta di linee, di mescolanze cromatiche, di rapporti tonali nel chiaroscuro. La sua formazione, la sua essenza era fatta di emozioni , di sentimenti, di tremori, di scatti d’ira e di sussulti d’amore. Tutte cose assolutamente vere ma impossibili da trasformare in materia viva , da rendere visibili sulla superficie di una tela. Posso solo suggerire queste emozioni ; posso evocarle con uno sforzo estremo nel confessarmi al cavalletto , ma non diverranno mai il sogno intravisto e goduto che ha generato l’immagine viva dentro di me… “