Dal diario di un ritrattista ( V )

“…un giorno tu ed io dovremmo parlare! ” Gridò , senza parole , il pittore al personaggio che era già nato per metà , sulla tela : un occhio lo fissava, brillante e vivo, scavandogli dentro l’anima senza alcun pudore e senza neppure chiedergli il permesso di quella intrusione ; l’altro era ancora una campitura oscura che si scorgeva appena , diluendosi nel fondo del quadro dal sapore intenso della radice di garanza. Eppure con il suo unico occhio vivo era capace di sfidare la serenità del suo autore fino ad irritarlo . La vitalità di quel personaggio scorreva , con la luce, in ogni solco , in ogni grumo di colore inciso dai colpi di spatola, rimanendo però , inafferrabile alla comprensione del pittore… “